LA PITA D'ORA, COMUNITA' E TRADIZIONE

 

"Comunità e tradizione" è uno dei marchi di fabbrica di "Cantu' 6 Tu".

Tradizione sono anche le antiche leggende, da tramandare, perché in ogni storia c’è un fondo di verità o almeno di sentimenti che rimangono uguali nel corso delle varie epoche, anche se appartengono a cuori differenti. Per questo motivo il nostro simbolo è la gallina d'oro, "La Pita d'Ora".

E’ interessante sapere che nel 1810, una pubblicazione francese, parlava di Vigevano, narrando una leggenda oramai dimenticata. Ma questa leggenda vive ancora in molti altri territori italiani, da nord a sud.

Il libro che raccontava questa storia era stato scritto a Parigi, e secondo lo storico Ambrogio Basletta, tale leggenda veniva tramandata ancora di padre in figlio fino al 1915 circa. Basletta, maggiore dell’esercito, con la passione della riscoperta delle tradizioni locali, narra che la leggenda iniziava cosi': "alla mezzanotte e un minuto secondo del 31 dicembre di ciascun anno, piova o nevichi, sia sereno o fischi la raffica, splenda la luna in un cielo mite o il gelo intristisca i campi, fa tredici giri intorno alla vasta corte del castello una chioccia. Essa è seguita da undici pulcini pipilanti lamentevolmente. Tanto la chioccia quanto i pulcini sono d’oro massiccio: mentre la prima tiene, al posto degli occhi, due grossi brillanti, i secondi hanno invece piccoli rubini luccicanti come faville".

Si narra che colui avesse incontrato l’insolita famigliola, dopo aver recitato alcune, sconosciute, frasi misteriose, si sarebbe trovato davanti alla gallina d’oro, la quale si sarebbe trasformata in una donna dai capelli biondi, cosi' come gli undici pulcini in paggi biondi. Inoltre, il fortunato viandante, sarebbe diventato lo sposo della giovane donna, per di più ricco, perché ciascuno dei paggi era in possesso di un segreto per raggiungere un favoloso tesoro. 

Le leggende nascondono sempre un fondo di verità, Cantu' è la Pita, i Canturini sono sia i paggi che il viandante. E se i Canturini cercheranno il loro 31 Dicembre insieme a noi, sia loro che la Città, brilleranno a 18 carati.

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VENDITA BENI COMUNALI

 

Un tema che da diversi anni ormai ci attanaglia è quello relativo alla costante vendita di beni comunali alla ricerca di fondi per far quadrare i bilanci ed operare iniziative sul territorio. Fatto salvo che queste cessioni sono spesso irrealizzabili a prezzi di mercato e/o a volte proprio impossibili a realizzare, il buon “padre di famiglia” sa che non è possibile vendere ogni proprietà per sopravvivere e si attiva per trovare altre soluzioni. 

E’ tendenza ormai dall’alto dello Stato tagliare fondi verso gli enti locali, il che limita poi le possibilità di azione degli enti locali. Sarà nostra cura interagire con le amministrazioni più o meno confinanti per creare una rete che non sia solo di protesta ma anche di collaborazione per cercare di arginare mutualisticamente i problemi delle varie amministrazioni.

Ma soprattutto consolidare o rinvigorire un ufficio che si occupi della ricerca di bandi e fondi speciali e della supervisione di progetti a loro legati da sviluppare. Alcuni esempi giungono ad esempio dall’Europa o dalle Fondazioni.

Ad esempio dalla Commissione Europea giunge una politica di coesione che viene attuata attraverso fondi specifici, quale magari Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) , nato per sviluppare ed attuare progetti legati al sostegno alle piccole e medie imprese; nonché la digitalizzazione e la connettività digitale, come anche al miglioramento della mobilità locale e quindi di conseguenza a più basse emissioni di carbonio; come a sostenere l’occupazione, l’istruzione, le competenze, l’inclusione sociale e la parità di accesso all’assistenza sanitaria, nonché valorizzando il ruolo della cultura.

A livello locale poi ci fa fruire dei possibili benefici del PNRR, grazie ad essa sono stati previsti e concretamente attuati interventi normativi volti a superare le rigide regole della burocrazia, a derogare ai vincoli ormai storici della spendig-review, a semplificare i meccanismi di realizzazione dei lavori e delle infrastrutture, e a rimuovere (almeno fino al 2026) i vincoli ed i legami che troppo spesso ostacolano la corsa verso il cambiamento.

Poi esistono i bandi offerti dalle fondazioni, cito ad esempio Cariplo, Costa Crociere, De Agostini; così come esistono molti bandi rivolti a Enti del Terzo Settore che possono tranquillamente collaborare con l’amministrazione.

Uniamoci, partecipa e torna a votare,insieme costuiremo la rinascita della città

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LA VERA DICOTOMIA

 

Dov'è l'errore? 

L'errore è credere ancora nella dicotomia destra vs sinistra.

Oggi c'è solo e soltanto una dicotomia su cui basarsi, quella che mette a confronto, da una parte, la classe politica autoreferenziata, fatta di burocrazia e partitocrazia, dall'altra, il Cittadino.

La classe politica ha costruito un sistema che ha atomizzato il cittadino elettore, da qui succede che alcuni votano ancora sulla base di vecchie ideologie e su quanto suggerisce la TV e che altri, ormai delusi, non votino più, consci, o meglio convinti, che sia inutile.

Certo, certi sistemi sono globalizzati, ma a livello locale è ancora possibile migliorare il livello di servizi pubblici, di bene comune e di qualità della vita.

Nella tua città è possibile migliorare i servizi alla persona, governare al meglio il bilancio comunale, creare una rete, la comunità, la solidarietà.

Certo non basta mettere una croce sulla scheda elettorale, dopo servirà anche il contributo di alcuni di Voi, di Noi per mettere in pista la Comunità, ma i canturini quando vogliono sanno essere molto solidali oltre che laboriosi ed il miracolo è possibile.

Quindi partecipa e torna a votare, uniamoci saremo una grande forza a “servizio e interesse esclusivo” dei cittadini, dacci la possibilità di dimostrare che si può, per Te, con Te, per Noi, con Noi!!!!

Per Cantù 6 Tu, Giorgio Bargna

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SUL PROGRAMMA

 

In questi giorni molte persone mi hanno, ci hanno chiesto di illustrare il nostro programma.

I programmi si costruiscono nel tempo, a nostro avviso, si costruiscono attorno (ed insieme) al candidato Sindaco ed a tutti i partecipanti dell’Assemblea.

Di certo vi possiamo anticipare che tratteremo di Ambiente e Territorio, intesi sia come degrado, che come sostenibilità della vita, traffico, inquinamento.

Tratteremo sicuramente di sociale, non solo come inteso finora da ogni amministrazione, ma anche e soprattutto inteso come forma estrema del tentativo di sviluppare al massimo il volontariato e la reciproca mutualità. 

Tratteremo anche di Educazione e Cultura, basandoci anche sulla tradizione cittadina, la quale, sulle basi di della forza morale dei canturini, per anni ha portato la città ad essere conosciuta nel mondo. La laboriosità, la grinta, lo spirito combattivo e produttivo, la solidarietà che hanno reso grandi Cantù, andate perse negli ultimi anni vanno assolutamente riprese e coltivate.

Nel nostro programma vi sarà spazio per i temi economici su cui Cantù, spesso per proprie colpe ha patito.

Lo sport ed il tempo libero non saranno sicuramente argomenti lasciati in un angolo.

Tema rilevante sarà la Sicurezza, forse il tema più sentito negli ultimi anni. La sicurezza sicuramente a casa propria, ma anche sulle strade, sul posto di lavoro, nei luoghi preposti allo svago di ogni genere.

Lo abbiamo già detto più volte, un tema che ci sta a cuore in modo fondamentale è quello democraticamente estremo della partecipazione.

Cantù’ su questo, a livello di Statuto, è fornita di ogni soluzione in questo campo: Prosindaci, Assemblee di Quartiere, Referendum, Petizioni. Bisogna solo attivare e sviluppare questi processi.

A Cantù si è vissuta e non va sepolta l’esperienza dei Volontari Civici, sviluppando questa risorsa e mettendo in moto un nuovo percorso che attivi “la reciproca mutualità” vogliamo oltre che istituire un servizio, mettere il cittadino al centro delle azioni amministrative e renderlo coprotagonista di esse.

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LE DUE POLITICHE

 

Cosa contraddistingue la politica storica, quella recente e quella attuale?

La storica ricostruì l'Italia, mossa da una spinta patriottica ed era suddivisa in tre fasce: sinistra, centro, destra.

La recente, dopo Tangentopoli, cercò di ridare credibilità alla politica mischiando però solamente le carte, venne sacrificato il centro in nome di un bipolarismo mai decollato, tanto è vero che si sono moltiplicati i partiti anzichè diminuire.

Oggi la politica attuale, a nostro vedere è rappresentata da un nuovo tipo di bipolarismo, quello che mette di fronte la casta politica al cittadino, la tecnocrazia alla democrazia diretta, le necessità del Cittadino alla bramosità delle casse dei partiti, al bisogno della politica di dislocare uomini ai punti di comando e direzione.

Noi crediamo che sia giunta l'ora che a Cantu', città dotata nel proprio Statuto Comunale di ogni forma di partecipazione popolare, che qualcuno si presenti concretamente e non solo idealmente a sostenere questa formula democratica.

Il nostro eventuale Sindaco, i nostri eventuali Assessori e/o Consiglieri Comunali saranno si persone preparate che studieranno a fondo ogni scelta da fare ed ogni decisione da prendere, ma nel farlo ascolteranno attraverso Assemblee Pubbliche, Referendum, Istanze, Petizioni, Proposte Popolari, il Prosindaco di Quartiere le volontà e la necessità dei Cittadini.

E' nostra intenzione, se sarà possibile, che il Sindaco da noi indicato, sia una persona che per qualsiasi motivo sia fuori dal mondo del lavoro e non ricopra altre cariche onerose, in modo da poter svolgere il proprio ruolo sei giorni su sette senza distrazioni.

Questa è la nostra idea di base, il nostro ideale, il punto di partenza, il percorso ora lo vogliamo costruire insieme a te Cittadino che credi in questo, lo costuiremo insieme da qui alle elezioni attraverso nostre Assemblee ed uscendo nelle strade, tra la gente, per conoscerla ed  ascoltarla.

Uniamoci, partecipa e torna a votare,insieme costuiremo la rinascita della città

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Comunità e volontariato

 Tra le iniziative di partecipazione che Lic lasciò a Cantù’, l’unica che le amministrazioni successive hanno tenuta viva è stata quella legata ai Volontari Civici.

Da questa importante iniziativa è nostra intenzione sviluppare un progetto a più’ larga scala, ovviamente andando per passi e seguendo burocrazie e bilancio.

La nostra idea è di creare una rete di cittadini che interagiscano tra se stessi sotto la guida e la tutela dell’Amministrazione per creare servizi che la pubblica amministrazione non è in grado di realizzare.
Pensiamo ad esempio a una sorta di Car Sharing per accompagnare ragazzi a scuola oppure anziani a fare spesa o visite mediche e via dicendo. Così come potrebbe essere utile la presenza costante di cittadini che durante la quotidianità della vita notino problemi di qualsiasi natura nell’arredo urbano, nelle questioni legate al traffico o ai disservizi e che li segnalino all’Amministrazione anche attraverso i Prosindaci di Quartiere, figure che abbiamo intenzione di ripristinare.

 
Ciò ovviamente non precluderà di coinvolgere in questo progetto le Associazioni già presenti sul Territorio, quali ad esempio gli Alpini e l’Associazione Carabinieri o il Centro d’Ascolto e la “Mensa del Povero”, fino alle Onlus che seguono i disagi di vario tipo, perché anche e soprattutto i più’ deboli hanno bisogno di chi gli tenda una mano.

Una bella iniziativa che si è potuta leggere sul quotidiano “La Provincia di Como”, è un bel esempio.
L’Amministrazione di Capiago Intimiano per far fonte alla chiusura dell’unico supermercato presente sul territorio ha organizzato uno “Spesa bus”, destinato a tutte le persone, anziani in testa, che non hanno a disposizione mezzi per muoversi, in modo che seppur con qualche piccola difficoltà logistica essi possano recarsi a far spese.

Spesso e volentieri si sviluppano tra persone che hanno interessi e disservizi in comune dei comitati. Sarà compito della nostra eventuale amministrazione integrarsi e sviluppare queste forme di aggregazione a patto che esse siano in linea con le regole del “bene comune”.

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